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SOMMA ZERO, ESCE L’EP “REGINA DI PICCHE”


Vi presentiamo, quest’oggi, un artista indipendente appena segnalatoci in redazione, Simone Tencaioli aka Somma Zero, che ci presenta il suo ultimo EP “Regina di Picche”, di recentissima uscita.

“Regina di Picche” è un EP composto da tre brani d’ispirazione elettronica ed urban (“Regina di Picche”, “Nolo” e “Cosa Penso”) che Somma Zero ha scritto per rispondere ad una situazione personale di stasi e di blocco mentale .

Il tema comune ai tre brani è la volontà di opporsi agli impedimenti e alle barriere interne ed esterne che ostacolano la crescita e la realizzazione personale.

L’ispirazione a rivolgersi a una “Regina di Picche” viene dalla sua ambivalenza: può essere vista come figura avversa, ma la sua interpretazione che più affascina l’artista è quella che la vede come rappresentazione di Atena, dea combattente dell’intelletto e delle arti. Incarna la possibilità di superare i momenti bui con la creazione.

Il titolo di “Nolo” viene dal latino, essendo, per l’appunto, la prima persona del verbo nolo, non volere: il brano si apre proprio con le parole “non voglio”.

L’artista cercava un titolo breve che sintetizzasse il sentimento dell’intero pezzo. Il riferimento tuttavia non è a un non volere apatico, nichilista, ma attivo e propositivo: è netto rifiuto di una condizione negativa e conseguente risoluzione verso il cambiamento.

“Cosa Pensi”, infine, è il più vecchio dei tre pezzi, essendo stato creato il 20 novembre del 2018, poco dopo la mezzanotte. Scrivendolo e interpretandolo, Somma Zero l’ha visualizzato come se fosse un collage di fatti che lo disturbano e lo infastidiscono, il centro di un tiro al bersaglio contro cui inveire.

L’ultima sezione più tranquilla è stata scritta in origine per un altro brano, che poi ha deciso di trapiantarla qui: il suo messaggio positivo bilancia bene la crudezza del resto del testo, è un invito a non lasciarsi tentare dalla negatività, a non usarla come sfogo.

Il progetto Somma Zero prende forma intorno al 2018; un evento personale particolarmente traumatico ha fatto da catalizzatore per la passione che Simone nutre da sempre per musica e versi, rendendole necessità.

Il suo sound è composto fondamentalmente da un mix tra influenze elettroniche con hip hop ed estetica alternative.

L’esperienza a cui ha fatto riferimento è una delle sue maggiori fonti di ispirazione; è attratto dalle riflessioni sul subconscio, sulla convalescenza e l’alienazione, sul determinismo, sullo spazio vuoto e le particelle subatomiche.

Il testo di “Regina di Picche”:
Ho bisogno di credere in questo incedere
Venere rende cenere i frutti di un lungo attendere
Prendere posto al tavolo ha senso solo se miagolo
Mi auguro il vostro intento non sia gettarmi al macero
EccoloOra mi agito
Riesumo tracce del rapido passaggio
Di comete caotiche
Di presenze dispotiche
Lei mi guarda ma è stanca ormai
Delle mie convinzioni
Delle miе concrezioni mentali
Del ricorso a ricеtte e abbecedari
Vuole sentirmi morire sul suo petto
Nulla di fatto, il difetto è presto detto
Il mio centro è lunatico
Lei si aspetta che io superi il valico
Cado dritto nel suo abbraccio
Se mi lancio dall’alto ma come faccio
Ad ammettere che ho tuttora timore
Dei passi nel vuoto, del vivere enfatico?Ma cos’era che sognavi davvero?
Aver paura di cambiare a volte era una scusa buona per sentirti più vero
Creando maschere inerti dietro cui celare i vertici di un ego in rivolta
Basta una giornata storta, ora lo credo sul serio
Non pensare al tuo volto, per l’ennesima volta
Ti ritrai dall’ascolto ma lei chiamerà
Sarò drastico, taglio i ponti
Il vostro lessico caustico non lo mastico
M’applico ma riverbera ancora
L’eco di un distress post-traumatico
Empatico pratico l’associazione di idee
Per vedere se serve a qualcosa
Porre rimedio alla mia fede erosa
Posare basi e non andare a ritroso
Regina di picche sembri distante
È l’ennesima prova, non pongo domande
Questa che cresce è la tensione
L’impazienza riduce l’attenzione
Nell’addome una trama di lame
Mi riduce a doverti cercareRegina di picche dammi la forza
Di sopportare la voce che oppone
Ad ogni mio passo un’opposta reazione
Ti invoco con questa canzone
Sollevami dalle braci dell’invidia
Dalle braccia dell’accidia
Rendi roccia l’animo mio, scogliera
Al riparo da questa bufera.
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